14 maggio 2018 un’altra pagina nerissima è stata scritta.
20, 30, 50, il numero sale ogni ora, giovani palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani. Quanti altri sono destinati alla stessa sorte?
L’esercito israeliano sta falcidiando vite su vite mentre Europa ed il mondo intero stanno a guardare.
Non c’è pace e giustizia per i palestinesi, ogni giorno devono subire una nuova prepotenza, tale è stata la partenza del giro d’Italia da Gerusalemme. Così come un’ingiustizia enorme è la decisione di Trump di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme la cui parte palestinese, Gerusalemme est, è bene ricordarlo, è illegalmente occupata da Israele dal lontano 1967.
Gaza è una prigione a cielo aperto per più di due milioni di persone, dove le condizioni di vita sono insopportabili per la mancanza di risorse e merci assenti per il blocco imposto da israele.
Nella Cisgiordania è all’ordine del giorno il furto della terra palestinese da parte dei coloni israeliani.
A Gaza e in Cisgiordania, nonostante tutto, si continua a resistere ormai da 70 anni, contro ogni ragionevolezza come il pugile messo al tappeto 10 volte che per 10 volte si rialza.
IL popolo palestinese sta insegnando al mondo intero, pagando un prezzo altissimo, il suo indomito anelito di libertà e giustizia.
E’ necessario qui e ora indignarsi tutti, pretendere che Israele venga processato per i suoi crimini e che si raggiunga una pace giusta. Non ci sarà mai pace senza giustizia che passa per il riconoscimento dei diritti negati del popolo palestinese.
Il 14 maggio 1948 gli stati europei e gli USA, riuniti nelle Nazioni Unite, fecero nascere lo stato di Israele sulle terre palestinesi, un progetto coloniale americano nella penisola araba che ebbe come conseguenza l’inizio della catastrofe palestinese.
In questi 70 anni lo stato idi Israele che è uno stato profondamente antiarabo, governato da estremisti religiosi, finanziato lautamente dal congresso americano, non è riuscito a mettere la tappeto un popolo che oggi marcia affrontando le pallottole.
Non sono cose lontane, non sono cose che non ci riguardano.
In questi tempi di guerra evocata da più parti e combattuta in tanti luoghi la polveriera mediorientale, se non affrontata, rischia di portare tutti nel baratro.
Con il popolo palestinese fino alla vittoria, Filippo Albertin, candidato sindaco di Potere al Popolo, sarà presente alle iniziative organizzate a Vicenza a favore del Popolo Palestinese.
Potere al Popolo Vicenza