Lo Strano Caso della Banca Popolare Vicentina e dei Tardivi Risvegli Dopo un Lungo Letargo

In questi giorni sembra che tutti i candidati sindaci “mainstream” si siano improvvisamente svegliati dopo un lungo torpore. Ma non solo. Anche l’attuale amministrazione comunale, di fatto ben piantata sugli scranni del potere da dieci anni a questa parte, pare essersi accorta — forse per il magico influsso della campagna elettorale e delle relative promesse da distribuire ai cittadini? — dei problemi della città e del silenzio che da troppo tempo li occulta.

Stiamo parlando dell’ultima moda in voga: sfruttare la Banca Popolare di Vicenza e le sue malefatte come grimaldello per l’ennesima televendita politica.

Peccato che Potere al Popolo (i cui numerosi pronunciamenti in materia vengono in quest’ultimo periodo, guarda caso, misteriosamente taciuti, nonostante i molti servizi giornalistici e televisivi registrati) si sia espressa in materia già all’inizio della sua campagna per la città, con una conferenza stampa che anche da un punto di vista simbolico veniva effettuata esattamente davanti alla ex sede di quello che lo stesso candidato sindaco definì “monumento alla finanza corrotta”, con tutte le derivate del caso.

Oggi sembra che il motto e l’impegno di Potere al Popolo, ossia la sua pressione per costituire il Comune come parte civile in rappresentanza e difesa dei cittadini traditi siano diventate parte integrante del programma (dell’ultim’ora) di gente che non solo, appunto, si è svegliata solo adesso, ma che in tutti questi anni ha permesso a Zonin e alla sua cricca di devastare il tessuto economico della città in modo del tutto indisturbato.

La considerazione è banale. Da che pulpito arriva questa tardiva predica?

Di chi si fiderà di più la gente? Di coloro che hanno pasteggiato assieme ai poteri forti, devastando e sbranando la città per venderla al miglior offerente, oppure di chi, dal basso, intende sanare gli abusi e rovesciare l’asse della sovranità?

Aggiornamenti del 04-05/06/2018: 

Gli interventi sono una minima parte di interviste più estese (e dai toni ben più accesi). Ma la sostanza è chiara: la costituzione come parte civile del Comune non è per Potere al Popolo uno slogan dell’ultim’ora, ma una posizione che da subito è stata impegno elettorale, una posizione che parte dalla conferenza stampa di presentazione della lista, e continua con l’intervento pubblico, ma ben poco citato dai media, del capolista Enrico Delle Femmine in un incontro dove altri erano assenti. Accedere alla documentazione che oggi i cittadini non possono visionare.

Venerdì 8 Giugno 2018: Fine Campagna Elettorale e Inizio di una Nuova Stagione di Diritti e di Conquiste

Mentre i partiti e le coalizioni orbitanti attorno al centrodestra e al centrosinistra si affannano a trovare intese sotterranee per preservare gli interessi della grande speculazione, o per mimare agli occhi del cittadino un cambiamento che interessa a tutti fuorché a loro, Potere al Popolo, unico fronte politico nazionale per la ricostruzione di una vera Sinistra in Italia, continua la sua offensiva democratica, pacifista e pluralista per la difesa dei diritti sanciti in Costituzione, ormai sistematicamente offesi da una deriva democratica intollerabile.

La città di Vicenza, da oltre dieci anni scenario di conquista di palazzinari senza scrupoli e poteri forti, riassume in sé tutte le piaghe che affliggono l’Italia e che Potere al Popolo intende sanare grazie al suo programma di rinnovamento e ripensamento radicale.

Basta cementificazione, basta consumo di suolo, basta veleni disseminati nelle acque e nell’aria. Le grandi opere sono grandi solo nella devastazione di un territorio già sbranato. La città è diventata una vera e propria merce di scambio, e solo poche briciole arrivano a tradursi in servizi per il cittadino e tutela reale della salute e del benessere pubblico. Serve una pianificazione emergenziale di blocco e rinegoziazione delle opere pubbliche, attraverso una stretta e capillare concertazione con i cittadini e i comitati.

Basta con la finanza corrotta che ha distrutto famiglie e attività commerciali. Quelli che oggi promettono una presa di posizione sono gli stessi che hanno permesso che la Banca Popolare di Vicenza operasse le sue scorribande. Potere al Popolo intende costituire il Comune come parte civile per accedere alla documentazione che oggi giace nascosta nei meandri degli uffici della procura.

Bisogna provvedere a fermare le stragi sul posto di lavoro e a promuovere un progetto di piena occupazione gestito direttamente dall’esecutivo comunale, senza nebulosi appalti e subappalti a cooperative e altri soggetti incontrollabili.

Serve una mobilitazione per la cultura, la valorizzazione di un centro storico che sta decadendo, la riqualificazione dei troppo spazi vuoti e degradati da anni di abbandono, la promozione della mobilità attiva e intelligente, l’aumento dei servizi pubblici al cittadino. Vogliamo rovesciare la piramide del potere e vivere finalmente in una città di armonia, bellezza e dialogo tra etnie e generazioni, e non in un far west poliziesco fatto di telecamere, odio e dominio del pochi sui molti.

La Vicenza buona e sana, operosa, antifascista, antisessista, multietnica, stanca di essere sfruttata e desiderosa di animare una nuova stagione di conquiste e di diritti è invitata venerdì 8 giugno 2018, dalle ore 18.00, in Piazza delle Erbe, per festeggiare con il candidato sindaco Filippo Albertin e la capa politica nazionale Viola Carofalo la nascita di una nuova era!

DOV’ERA IL NO, FAREMO IL SÌ

Evento Facebook: Viola Carofalo a Vicenza

Parliamo di TAV con il candidato Sindaco di Potere al Popolo, Filippo Albertin

Al Bar Smeraldo oggi, domenica 27 maggio alle ore 18, parliamo di TAV/TAC con il candidato Sindaco Filippo Albertin di Potere al Popolo.

Vicenza è stata sbranata negli ultimi venti anni da potenti interessi immobiliari, assecondati dalle forze locali che si sono succedute. Borgo Berga, Dal Molin, Nuovo Tribunale e la futura TAV/TAC di Vicenza sono ecomostri mastodontici, dannosi per la città del Palladio, imposti con ottusa prepotenza dalla politica alla comunità e alle generazioni future.

Altra Vicenza: Contro l’Assordante Silenzio sui Veri Problemi della Città, la Voce di Potere al Popolo e di Tutti Coloro che Non Vengono Ascoltati

Lo stiamo vedendo chiaramente in questi giorni. Autobus e automezzi “elettoralizzati”, volantini patinati stampati in quantità industriale, contratti firmati in piazza, palloncini, spot a non finire, intere pagine di informazione pubblica monopolizzati dai soliti noti, per non parlare delle sedi aperte in ogni punto del centro cittadino. Ma non era stato abolito il finanziamento pubblico ai partiti? Evidentemente ci sono molti privati — ma anche altrettante fondazioni, banche, poteri forti — ad avere evidentemente qualcosa in cambio dalla salita di un certo nome sullo scranno del comando della città del Palladio.

Noi di Potere al Popolo non siamo interessati alla politica come funzione del puro denaro che in campagna elettorale viene trasformato in promozione dello slogan. Per noi la politica non è un prodotto da vendere sullo scaffale dell’ennesimo centro commerciale. Anche se sono in molti a pronunciare frasi come “Vicenza ha già votato”, riteniamo, in direzione ostinatamente contraria, che l’intelligenza dei cittadini esista ancora, intatta, vigile, critica, e sappia riconoscere il nuovo dal vetusto. Centrodestra e centrosinistra sono le due facce della stessa medaglia di quel potere che ha dominato la città da oltre dieci anni a questa parte. Ecco perché Potere al Popolo – Vicenza mette a disposizione tutti i suoi attivisti, le sue libere assemblee e questo spazio AltraVicenza a tutti quei cittadini — comitati spontanei, associazioni, gruppi di quartiere — che non si sentono rappresentati da queste narrazioni basate solo sul marketing e sulle promesse. Per una Vicenza diversa, scollegata dalle logiche di potere, vicina alla gente e al territorio, contro la speculazione finanziaria e ambientale, contro tutte quelle forze che, dietro il loro sorriso, celano la volontà di sbranare ulteriormente il contesto culturale, paesaggistico, umano, artistico e sociale della città e delle sue periferie.

Contattaci, partecipa, interagisci con noi! Siamo l’unico fronte politico nazionale che può fare risorgere, dal basso, lontano da logiche di palazzo e alchimie equivoche, una vera e solida politica di reale Sinistra in questa città, in questa regione, in questa Italia martoriata dal neoliberismo e dalle sue scellerate ricette.